lunedì 23 marzo 2009

Il Furci batte solo nel finale il Mongiuffi Melia: ancora decisivo Prestipino

da www.furcisiculo.net
del: 22 03 2009 - 12:57 - Autore: Giuseppe Allegra

Marcantonio Prestipino
Una partita surreale, quasi stregata, quella vinta dal Furci con grande difficoltà con un gol di Prestipino che, ancora una volta toglie le castagne dal fuoco alla squadra del presidente Ciccio Pino. Una gara che la capolista ha giocato in avanti dal primo al novantesimo e nella quale ha creato, e sprecato, tantissimo nonostante fosse evidente che la tanta voglia di vincere e portarsi ad un solo punto dalla promozione ha generato troppa foga nella manovra che, specie nel secondo tempo, si è trasformata in autentica apprensione, complice una tattica troppo spregiudicata con un centrocampo ultraoffensivo, che ha rischiato di costare veramente cara.
Infatti come spesso accade nel calcio quando butti tante occasioni alle ortiche arriva la puntuale e severa punizione e se ciò non è accaduto si deve solo alla bravura di Cocuccio che ha negato il gol agli ospiti in contropiede in un momento critico della gara, verso la metà del secondo tempo. Il Mongiuffi Melia, dal canto sui, ha fatto la sua onestissima gara, rimanendo coperto per meglio bloccare le offensive furcesi, per poi cercare il varco giusto in avanti, sfiorando il clamoroso vantaggio in più di un’occasione nel secondo tempo, nel momento di maggiore pressione della capolista.
Per affrontare gli avversari il tecnico Fasolo si affida a Cocuccio in porta dietro una difesa a quattro con, da sinistra, Mercurio, Palato e Niosi centrali e Pino sulla destra con Danto spedito in tribuna. A centrocampo dentro Annone, sulla fascia destra con Cutroneo e Giannetto interni e Muscolino a sinistra. In avanti Casale e Prestipino.

L’avvio di gara del Furci è a tutta birra e dopo soli cinque minuti arriva la prima pericolosa con Annone che riceve palla dalla difesa, avanza sulla destra, aspetta la sovrapposizione di Pino e porge invece il pallone al centro per Casale che finta l’appoggio e si gira verso il centro lasciando partire un tiro rasoterra sul quale il portiere deve distendersi per deviare in angolo a mano aperta. Il Mongiuffi capisce che sarà una gara difficile ma si difende e riparte con ordine giocando bene la palla a centrocampo ma la difesa del Furci è precisa nelle chiusure.
In avanti Casale e Prestipino riescono spesso a liberarsi per il tiro ed è proprio quest’ultimo, al decimo minuto, che si smarca sulla sinistra e ricevuta palla supera il suo diretto avversario puntando verso il centro da dove lascia partire un tiro a girare sul palo opposto che dopo aver colpito la traversa rimbalza beffardamente davanti alla linea di porta e ritorna in campo.
Passa solo un minuto ed è Cutroneo ad approfittare dello spazio lasciatogli dalla difesa sempre sulla destra e giunto al limite lascia partire un tiro in diagonale che il portiere mette in angolo con qualche apprensione. L’offensiva del Furci è continua ed al quartod’ora è ancora Prestipino che si fa vedere in appoggio sulla trequarti e da a Casale che, vistosi marcare da tre uomini, porge il pallone di ritorno a Prestipino che scarica dal limite un bolide che sfiora l’incrocio dei pali.
Il mongiuffi cerca di ripartire con un buon fraseggio a centrocampo ma le sue azione si spengono puntualmente prima di arrivare agli undici metri.
Al ventesimo arriva un’altra ghiotta occasione: è Giannetto che smista sulla destra per Pino che punta verso l’area e lascia partire un cross lungo sul secondo palo dove è appostato Prestipino che riceve in posizione defilata nei pressi dell’arietta di rigore, il suo stop è perfetto ma la sua soluzione di potenza a due passi dalla porta finisce di poco alta.
Il Furci insiste ora sulla destra con Pino che avanza palla al piede e porge a Casale, oggi veramente incontenibile che, stoppato il pallone si gira e punta prepotentemente verso il fondo del campo da dove mette al centro un pallone sul quale si tuffa in anticipo il portiere ospite. Nulla da fare, allora si riprova sulla sinistra dove Mercurio si propone a tempo e viene pescato bene da Muscolino, il suo cross arriva a Casale che stoppa di petto in area e si produce in una rovesciata acrobatica ma il tiro si spegne tra le braccia del portiere accompagnato dagli applausi della platea.
Al venticinquesimo arriva il primo tiro del Mongiuffi verso la porta del Furci, ma l’attaccante, pescato da un lungo alleggerimento della difesa, ciabatta malamente il tiro sotto la pressione del difensore Pino.
Il forcing del Furci non si concretizza e così Prestino cerca di uscire dalla morsa dei difensori arretrando sulla trequarti, da li porge il pallone a Cutroneo che dalla sinistra mette in mezzo ma la difesa respinge. Sul pallone si avventa Giannetto che inizia uno slalom tra le maglie avversarie degno del migliore Tompa ma alla fine perde il tempo per il tiro calciando debolmente.
L’asse Mercurio Muscolino funziona a meraviglia ed è quest’ultimo a mettere al centro un pallone sul quale però non arrivano gli attaccanti. Al trentacinquesimo ancora Prestipino, sulla trequarti, smarca Muscolino sulla sinistra con un pregevole tocco, l’esterno furcese si insinua fra due difensori ed entra in area ma il suo tiro da posizione angolata viene ribattuto con un intervento prodigioso di un difensore. La Porta del Mongiuffi sembra stregata e malgrado i continui tentativi del Furci, divenuti con il passare del tempo un po’ troppo precipitosi, specie in fase conclusiva, la prima frazione si conclude a reti inviolate

Nella ripresa il Furci riparte a testa bassa ma gli avversari si chiudono bene e non riesce a trovare la via del gol. La foga delle azione offensive del Furci lascia presto il posto alla precipitazione, ed è emblematico, dopo pochi minuti, il tentativo di Prestipino che ricevuta palla sulla trequarti campo da Cutroneo, dopo essersi girato tenta una conclusione da lontanissimo assolutamente improponibile, spedendo il pallone abbondantemente fuori dallo specchio della porta.
Siamo solo ad inizio ripresa che l’ansia di vincere si impadronisce anche della panchina e così dopo soli sette minuti dall’inizio del secondo tempo, il tecnico Fasolo, decide di operare le prime sostituzioni: a lasciare il campo sono Mercurio, determinante in difesa ed in attacco fino a quel momento, ed Annone, avvicendati da Prestia, che si dispone a ridosso delle punte, e Coglitore che prende posto sulla corsia di destra per una tattica molto più spregiudicata.
All’ottavo è subito il nuovo entrato Coglitore a sfruttare un buon varco sulla destra e giunto al limite converge verso il centro calciando di prima intenzione verso il palo opposto mancando la porta di poco. La maggiore portata offensiva del Furci mette in difficoltà il Mongiuffi ed al decimo è Cutroneo che porge palla a Prestia che mette al centro, Casale in piena area fa velo per Prestipino che porge il pallone indietro per Muscolino che da buona posizione calcia fuori.
La spasmodica ricerca del gol finisce però per creare degli spazi al Mongiuffi che al dodicesimo mette paura al Furci con un lungo rilancio che costringe Cocuccio a chiudere con i piedi fuori area su un attaccante, il portiere non colpisce bene il pallone che rimane nelle vicinanze ma il tocco è determinante nel consentire il recupero dei difensori. Il Furci preme ancora ed al quartod’ora è Pino che crossa dalla destra in area, il pallone arriva a Prestia che stoppa e tira spalle alla porta da circa sei metri, ma il pallone è ancora alto. E’ancora l’indiavolato Pino, pochi minuti dopo, a sfondare sulla destra e mettere al centro un cross che viene raccolto in area da Casale che, contrastato da un difensore, fa pervenire la sfera a Coglitore che ritarda un po’ troppo il tiro da pochi passi facendosi deviare la conclusione in angolo. Le palle gol fioccano e al diciottesimo Muscolino porge a Giannetto che pesca Casale al limite, l’attaccante è lestissimo a girarsi e puntare verso la porta trascinandosi dietro i difensori, giunto sul fondo mette al centro un pallone teso che viene deviato sul palo. Il Mongiuffi resiste e spesso riparte in contropiede sfruttando gli spazi lasciati alle loro spalle dai centrocampisti furcesi. Al ventesimo il pallone dalla destra viene scodellato al centro con un lancio lungo che salta la difesa e mette un attaccante solo davanti a Cocuccio che ancora una volta di piede evita la capitolazione.
Il forcing del Furci è asfissiante ma molto spesso il centrocampo si fa trovare fuori posizione così al ventiduesimo dalla difesa parte un contropiede del Mongiuffi che con l’ennesimo lancio pesca in profondità i suoi attaccanti ed ancora Cocuccio è costretto ad affrettare l’uscita fuori area, questa volta di testa, sostituendosi al libero. La difesa a tre del furci, senza il filtro del centrocampo, ora soffre spesso le folate offensive del Mongiuffi che al venticinquesimo sfiora il clamoroso gol del vantaggio: è Niosi sulla sinistra a tentare un improbabile passaggio orizzontale, il numero dieci ospite capisce tutto e intercetta il pallone lanciando un compagno sul filo del fuorigioco, l’attaccante si presenta a tu per tu con Cocuccio che compie il miracolo parando con i piedi la conclusione a botta sicura dell’avversario.
Il Furci vuole a tutti i costi la vittoria ma non riesce a concretizzare la pressione. Alla mezz’ora, come se non bastasse, Casale, autentica spina nel fianco per la difesa ospite fino a quel momento, prende un colpo sulla caviglia e deve lasciare il campo costringendo Fasolo al terzo cambio. Al suo posto entra Christian Trimarchi che dopo qualche minuto trova la giusta posizione ridando equilibrio ad un centrocampo troppo sbilanciato in avanti.
Il giovane centrocampista contrasta e detta i tempi di gioco ed è proprio lui al trentacinquesimo ad innescare una pericolosa azione cambiando gioco sulla destra dove il pallone giunge a Cutroneo che punta un uomo al limite d’area e poi passa a Prestipino a centro area che con l’esterno smarca l’accorrente Coglitore che da ottima posizione spedisce incredibilmente fuori.
Il Mongiuffi abbozza ancora qualche contropiede ma la difesa e Cocuccio ora fanno fanno buona guardia mentre sul versante offensivo le palle gol sprecate aumentano: è Prestia, questa volta, a convergere verso il centro e scodellare un pallone verso il centro che, filtrando tra le maglie della difesa, giunge a Coglitore che di testa, all’altezza dell’area piccola, non riesce ad angolare il pallone mancando un gol fatto.
Sul capovolgimento di fronte il Mongiuffi conquista un calcio d’angolo ed è il quarantesimo quando numero 7 ospite sfiora il gol che crebbe significato per il Furci il ko definitivo, non riuscendo di testa ad indirizzare in porta un pallone schizzatogli davanti all’improvviso. Ormai la partita è un susseguirsi di capovolgimenti di fronte e, malgrado il continuo assalto del Furci, ormai segnata. Ma proprio quando tutto sembrava portare verso lo zero a zero, sbuca la testa di Prestipino che prende il tempo a tutti su un lungo traversone di Pino ed insacca anticipando anche l’uscita del portiere.
E’ la fine di un incubo, un sortilegio scongiurato che sta tutto nella liberatoria esultanza del capocannoniere del torneo che corre ad abbracciare il suo tecnico in panchina.
Nel finale c’è ancora tempo per una traversa di Cutroneo su calcio di punizione per un fallo ai danni di Prestipino trattenuto per la maglia e, dopo i tre minuti di recupero concessi dall’arbitro, si conclude nel migliore dei modi una gara molto difficile nella quale il Mongiuffi, molto ordinato in difesa ed a centrocampo, ha rischiato di togliersi lo sfizio di rovinare la festa alla capolista che, grazie a questi tre punti incamerati con grande sofferenza, si trova ora ad un solo punto dalla promozione matematica a tre giornate dal termine.

Nel caso in cui la gara fosse finita in parità, o peggio con una sconfitta, il confronto di domenica prossima sul campo della Peloro Annunziata avrebbe assunto una importanza decisiva ed un grado di difficoltà molto superiore nell’affrontarla, vista l’inaspettata “paura di vincere” dimostrata dalla capolista che, per troppa foga e troppa precipitazione, ha rischiato di complicarsi la vita proprio nel finale di campionato.
Adesso serve fare l’ultimo piccolo passettino, un punto in tre gare, ma bisogna farlo con estrema calma e con la consueta determinazione, ma senza farsi ripossedere dal demonio.

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